He's often considered one of the underrated gems in Italy. His solo albums from the 70's have a lot of Frank Zappa influences. In 1976 his first solo album, "Sfogatevi Bestie," was relesead. This album includes collaborations from notable musicians such as Walter Calloni (PFM), Ricky Belloni (Nuova Idea, New Trolls), Paulo Donnarumma (together with Eugenio Finardi former member of Pacco, and even today an esteemed session man), and Claudio Fasoli (Perigeo). It´s a good quality piece of work, well received by the press and still regarded as one of the most wanted items by numerous record collectors. This is a great example of vital experimental progressive jazzrock, with hints of Spiral Staircase by Supersister. A flawlessly produced album, way ahead of its time.
1977 saw the release of "Botte da Orbi." This work verges on progressive and jazz-rock, but is marked by light-hearted ironic tones. He gathers together an all-star band of more than thirty musicians, featuring essentially the cream of the Italian music scene: from Mauro Pagani (PFM) to Walter Calloni (PFM), Ronnie Jackson to Lucio Violin Fabbri (PFM), Stefano Cerri (considered one of the best bass player of those days) to Tullio De Piscopo (another legendary drummer who have been playing with New Trolls on Tempi Dispari), and Ivan Cattaneo (a songwriter who was backed on one album by PFM). It´s a dynamic and clever intuitive record with rock solid technique. 1980's "Astrolimpix" is a record attributed to Roberto Colombo and Mark Harris, of less interest to prog fans, being more commercial. He has recently in 2008 recorded an album with his wife Antonella Ruggero entitled "Pomodoro Genetico," a techno pop album also of very little interest of prog fans.
Aside from his solo albums, Colombo has had played with many progressive artists. He played keyboards on PFM's album "Passpartú," on Battiato's "L'Era del Cinghiale Bianco," and on Mauro Pagani's first album. He participated on a long tour with PFM as backing band to Fabrizio De André, from which came the first and most famous live record of the late singer songwriter.
As a producer, he has worked with artists of the likes from Le Orme, to Miguel Bosé, et. al., and has also produced some albums for Italian band Finisterre. Colombo is the musical director of the "Liberamusic" music label, which will renew, among its products, the works of guitarists Maurizio Colonna and Frank Gambale, that of the percussionist Ivan Ciccarelli, as well as Antonella Ruggiero's music.
Roberto Colombo – Sfogatevi Bestie (1976)
CD, Album, Ultima Spiaggia/ 2004 Limited Edition
CD, Album, Ultima Spiaggia/ 2004 Limited Edition
Songs / Tracks Listing
1. Sono Pronto (2:20)
2. Caccia Alla Volpe (10:20)
3. Entreneuse (6:37)
1. Sono Pronto (2:20)
2. Caccia Alla Volpe (10:20)
3. Entreneuse (6:37)
4. Sfogatevi Bestie (4:26)
5. Assurdo Pt. I (1:57)
6. Metronomo 138 (8:27)
7. Assurdo Pt. II (4:30)
5. Assurdo Pt. I (1:57)
6. Metronomo 138 (8:27)
7. Assurdo Pt. II (4:30)
Line-up / Musicians
Roberto Colombo / spoken word, filtered voice, grand piano, Fender Rhodes, Moog, ring modulator, percussion (6), arrangements & direction
Marco Ferradini / vocals (7)
Maurizio Martelli / lead guitar (3,4)
Ricky Belloni / guitar solo (4)
Pepè Gagliardi / grand piano (6)
Alberto Mompellio / violin, organ, Moog programming
Claudio Fasoli / tenor, contralto & soprano saxes
Gigi Belloni / bass
Paolo Donnarumma / bass (1,4)
Flaviano Cuffari / drums (1,2,5)
Watler Calloni / drums (3,4,6)
Mario Lamberti / percussion, timbales, congas
Gianni Zilioli / xylophone (6)
♫
Se è vero che nel 1976 “tutto cominciava ad essere il contrario di tutto” e le contaminazioni stilistiche avevano ormai raggiunto un punto di non ritorno verso la globalizzazione, allora anche un disco quale “Sfogatevi bestie” del tastierista milanese Roberto Colombo ebbe sicuramente un suo senso storico, vista pelomeno la sua levigatezza e la sua poliedricità.Roberto Colombo / spoken word, filtered voice, grand piano, Fender Rhodes, Moog, ring modulator, percussion (6), arrangements & direction
Marco Ferradini / vocals (7)
Maurizio Martelli / lead guitar (3,4)
Ricky Belloni / guitar solo (4)
Pepè Gagliardi / grand piano (6)
Alberto Mompellio / violin, organ, Moog programming
Claudio Fasoli / tenor, contralto & soprano saxes
Gigi Belloni / bass
Paolo Donnarumma / bass (1,4)
Flaviano Cuffari / drums (1,2,5)
Watler Calloni / drums (3,4,6)
Mario Lamberti / percussion, timbales, congas
Gianni Zilioli / xylophone (6)
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Roberto Colombo: Sfogatevi bestie (John's Classic Rock)
All’epoca della release del suo primo album, Colombo ha 25 anni ed è già abbondantemente inserito nel giro musicale per aver già collaborato a due album di Patti Pravo ("Mai una signora" e "Incontro"), collaborato più volte con la Premiata Forneria Marconi e rivestire un importante ruolo di compositore - arrangiatore presso la discografica Ultima Spiaggia di Ricky Gianco.
Tanto quanto basta insomma, per mettere insieme sette brani di grande spessore tecnico e compositivo ed assemblare una line-up di musicisti tali da abbracciare tutto il passato e il futuro del jazz-prog italiano tra cui il chitarrista Ricky Belloni, i batteristi Walter Calloni e Flaviano Cuffari, il sassofonista Claudio Fasoli, i bassisti Paolo Donnarumma e Gigi Belloni, il vocalist Marco Ferradini e persino il produttore discografico Nanni Ricordi in veste di cantante.
E se questa formazione può sembrare già numerosa, nell’album successivo si sarebbe ancora ulteriormente dilatata a dimostrare che sin già dal suo esordio discografico, il Colombo aveva le idee chiare sul concetto di “musica estesa” che voleva produrre. E in effetti, all’ascolto, “Sfogatevi Bestie” restituisce un compendio di sensazioni tanto vasto quanto estremamente moderno e raffinato.
Certamente, come spesso accade per le opere d’esordio, le influenze esterne (diciamo un certo gusto avanguardistico di matrice “newyorkese”) e una certa contrazione creativa – o “timidezza”, se vogliamo - hanno avuto un certo peso, ma in ogni caso Colombo e soci dimostrarono di non aver nessun timore reverenziale nei confronti di un genere che, si sente, avevano nel dna ed erano comunque in grado di giostrare con smisurata scioltezza.
Nel groove generale comunque, spicca una certa predisposizione al jazz-rock con poco spazio alle improvvisazioni e molto levigato nei suoni al punto da richiamare il rigore di certi lavori strumentali di Frank Zappa.
Tanto quanto basta insomma, per mettere insieme sette brani di grande spessore tecnico e compositivo ed assemblare una line-up di musicisti tali da abbracciare tutto il passato e il futuro del jazz-prog italiano tra cui il chitarrista Ricky Belloni, i batteristi Walter Calloni e Flaviano Cuffari, il sassofonista Claudio Fasoli, i bassisti Paolo Donnarumma e Gigi Belloni, il vocalist Marco Ferradini e persino il produttore discografico Nanni Ricordi in veste di cantante.
E se questa formazione può sembrare già numerosa, nell’album successivo si sarebbe ancora ulteriormente dilatata a dimostrare che sin già dal suo esordio discografico, il Colombo aveva le idee chiare sul concetto di “musica estesa” che voleva produrre. E in effetti, all’ascolto, “Sfogatevi Bestie” restituisce un compendio di sensazioni tanto vasto quanto estremamente moderno e raffinato.
Certamente, come spesso accade per le opere d’esordio, le influenze esterne (diciamo un certo gusto avanguardistico di matrice “newyorkese”) e una certa contrazione creativa – o “timidezza”, se vogliamo - hanno avuto un certo peso, ma in ogni caso Colombo e soci dimostrarono di non aver nessun timore reverenziale nei confronti di un genere che, si sente, avevano nel dna ed erano comunque in grado di giostrare con smisurata scioltezza.
Nel groove generale comunque, spicca una certa predisposizione al jazz-rock con poco spazio alle improvvisazioni e molto levigato nei suoni al punto da richiamare il rigore di certi lavori strumentali di Frank Zappa.
C’è anche però molta inventiva mediterranea nell’esplicito riferirsi ad un certo prog di casa nostra, specie in quella vivace scomposizione metrica che fu propria in particolare della Premiata Forneria Marconi.
Non mancano neppure strizzate d’occhio alla sperimentazione (“Assurdo”), anche se più ammiccante e infinitamente meno provocatoria di quella che proposero Battiato o i Dedalus negli anni che furono.
Del resto, da lì a pochi mesi il Progressive italiano sarebbe stato riassorbito dalle nuove mode o parzialmente addomesticato da cantautori quali Finardi, Gianco, Camerini o Cattaneo (di cui lo stesso Colombo sarà arrangiatore) , per cui (forse) era anche lecito iniziare a proporne una versione meno politicizzata o avulsa da un ambiente che non esisteva quasi più.
Si profilava dunque la figura del “produttore-turnista” o comunque di un ruolo tale da invertire i riferimenti consolidati da almeno cinque anni di pop italiano, nel senso che la responsabilità creativa di un prodotto sarebbe passata da un livello collettivo di gruppo, a uno più gestionale in cui il peso del manager, dell’ideatore e dell’arrangiatore e in generale del marketing, avrebbero gestito e diretto tutto il percorso produttivo.
Questo naturalmente, portò a una spersonalizzazione di molte realtà progressive che da quel momento in poi cessarono di esistere.
Il fatto che poi, come disse Alberto Radius “la riconversione / non mi sembra una ragione / per confondere lo schiavo col padrone”, quello fu un altro nodo cruciale che però non si risolse facilmente, anzi: stando ai successivi sviluppi della storia, possiamo dire che non si risolse affatto.
Almeno nel ’76 però, c’era ancora la forte consapevolezza di aver lottato a lungo e di dover continuamente rimettersi in discussione per non soccombere all'incalzante spettro della "musica in serie" a cui anche Colombo cedette nell'arco di pochi anni diventando uno dei principali produttori italiani di technopop.
Roberto Colombo – Botte Da Orbi (1977)
Disco del 1977, "Botte Da Orbi" è il secondo lavoro solista di Roberto Colombo. Si tratta di un’opera che grazie all’apporto di un’impressionante allstars band (che tra gli altri comprende: Mauro Pagani, Walter Calloni, Lucio "Violino" Fabbri, Tullio De Piscopo, Patty Pravo, Ricky Gianco, Gigi
Belloni, Stefano Cerri, Hugo Heredia, Ronnie Jackson...) sviluppa un coraggioso itinerario musicale che si avvicina a certi capolavori del grande Frank Zappa, ricco di tecnica ma giocato sul filo della giocosa ironia.
Roberto Colombo - autore di tre dischi a suo nome - si è distinto come musicista divenendo parte della Premiata Forneria Marconi nel 1978, registrando nello stesso anno "Passpartù" e nel 1979 il celeberrimo doppio album dal vivo "Fabrizio De Andrè In Concerto", che coronava la trionfale
tournèe del cantautore genovese accompagnato dalla stessa PFM (ed è proprio Colombo a riarrangiare per l’occasione un paio i brani di De Andrè, "Sally" e "Via Del Campo").
Dall’inizio degli anni ’80, forte delle sue doti di tecnico e arrangiatore, Roberto Colombo decide di ritirarsi dietro le quinte e "dirigere" artisticamente tutti quei talenti che hanno lasciato un segno - anche grazie al suo apporto - nella storia della musica rock e leggera italiane.
Tra coloro che hanno beneficiato del suo prezioso lavoro di produzione troviamo Franco Battiato, Fabrizio De Andrè, Premiata Forneria Marconi, Le Orme, Enzo Jannacci, Miguel Bosè, Eugenio Finardi, Alberto Camerini, Ivan Cattaneo, Antonella Ruggiero, Francesca Lago, Matia Bazar (i dischi "Tango" - che contiene "Vacanze Romane" - e "Aristocratica", baciati dal successo e acclamati dalla critica, sono frutto del suo "trattamento" di studio)... e si tratta solo dei primi nomi che ci vengono in mente, per una lista lunghissima ed estremamente qualificata.
"Botte Da Orbi" - mai precedentemente ristampato e presente finora solo sul mercato del collezionismo a cifre esorbitanti - è stato rimasterizzato presso uno dei più prestigiosi studi italiani, i Profile Studios di Milano, ai quali - solo per fare un esempio - la BMG Ricordi ha commissionato la
rimasterizzazione dell’intero catalogo di Fabrizio De Andrè. Il packaging ha inoltre portato al miglioramento dell’art work originale: con tanto di copertina gatefold (apribile come i vecchi Lp) in cartoncino e foto dell’epoca.
Ricordiamo che il Cd è allegato esclusivamente al mensile musicale [’mju:zik] e viene pertanto venduto solo insieme alla rivista (nei prossimi giorni in edicola) al prezzo di 19.900 lire.
Chi avesse problemi a reperire la rivista o semplicemente volesse maggiori info od essere inserito nella nostra mailing list può contattarci direttamente via e-mail: in...@mjuzik.it
Non mancano neppure strizzate d’occhio alla sperimentazione (“Assurdo”), anche se più ammiccante e infinitamente meno provocatoria di quella che proposero Battiato o i Dedalus negli anni che furono.
Del resto, da lì a pochi mesi il Progressive italiano sarebbe stato riassorbito dalle nuove mode o parzialmente addomesticato da cantautori quali Finardi, Gianco, Camerini o Cattaneo (di cui lo stesso Colombo sarà arrangiatore) , per cui (forse) era anche lecito iniziare a proporne una versione meno politicizzata o avulsa da un ambiente che non esisteva quasi più.
Si profilava dunque la figura del “produttore-turnista” o comunque di un ruolo tale da invertire i riferimenti consolidati da almeno cinque anni di pop italiano, nel senso che la responsabilità creativa di un prodotto sarebbe passata da un livello collettivo di gruppo, a uno più gestionale in cui il peso del manager, dell’ideatore e dell’arrangiatore e in generale del marketing, avrebbero gestito e diretto tutto il percorso produttivo.
Questo naturalmente, portò a una spersonalizzazione di molte realtà progressive che da quel momento in poi cessarono di esistere.
Il fatto che poi, come disse Alberto Radius “la riconversione / non mi sembra una ragione / per confondere lo schiavo col padrone”, quello fu un altro nodo cruciale che però non si risolse facilmente, anzi: stando ai successivi sviluppi della storia, possiamo dire che non si risolse affatto.
Almeno nel ’76 però, c’era ancora la forte consapevolezza di aver lottato a lungo e di dover continuamente rimettersi in discussione per non soccombere all'incalzante spettro della "musica in serie" a cui anche Colombo cedette nell'arco di pochi anni diventando uno dei principali produttori italiani di technopop.
Roberto Colombo – Botte Da Orbi (1977)
CD, Album, Reissue/ Additional support to ['mju:zik] magazine: not to be sold separately
Songs / Tracks Listing
1. Ascolta Si Fa Sera (5:13)
2. Botte Da Orbi (1:52)
1. Ascolta Si Fa Sera (5:13)
2. Botte Da Orbi (1:52)
3. Fiato Alle Trombe (5:42)
4. Dai Non Fare Il Romantico (4:36)
5. Alegher Alegher (5:42)
6. Danza Disumana (4:53)
7. Il Ritorno Di U Kembe (6:07)
8. Fine Del Trentatre (1:20)
Line-up / Musicians
4. Dai Non Fare Il Romantico (4:36)
5. Alegher Alegher (5:42)
6. Danza Disumana (4:53)
7. Il Ritorno Di U Kembe (6:07)
8. Fine Del Trentatre (1:20)
Line-up / Musicians
Roberto Colombo / vocals (1,2,6), keyboards, percussion, arrangements & direction
Ivan Cattaneo / vocals (6,7)
Massimo Pezzera / vocals (5)
Nanni Ricordi / vocals (1,3)
Patty Pravo / vocals (3)
Ricky Gianco / vocals (8)
Stefano Cerri / vocals (6)
Maurizio Martelli / guitar (1,4,6,8)
Ronnie Jackson / guitar (4)
Giancarlo Barigozzi / alto saxophone (5)
Glauco Masetti / alto saxophone (1)
Hugo Heredia / alto saxophone (1,5,6)
Giorgio Baiocco / soprano saxophone (6-8)
Leandro Prete / tenor saxophone (1)
Attilio Donadio / clarinet (1)
Sergio Rigon / clarinet (6)
Sergio Rigon / bass clarinet (3,7)
Lino Brandolini / bassoon (1,3,6)
Renata Ferri / flute (1)
Giancarlo Barigozzi / concert flute (6)
Mario Gioventù / concert flute (6,8)
Doriano Beltrami / flugelhorn (3)
Luciano Biasutti / flugelhorn (6,7)
Giuseppe Crott / horn (4,5,8)
Marcello Masi / oboe (6)
Marco Pellacani / trombone (4,8)
Rodolfo Migliardi / trombone (1)
Doriano Beltrami / trumpet (3,6)
Emilio Sorra / trumpet (1)
Giuliano Bernicchi / trumpet (3,6)
Luciano Biasutti / trumpet (3)
Umberto Moretti / trumpet (1)
Luigi Astori / tuba (4,8)
Lucio Fabbri / violin (5)
Mauro Pagani / violin (1)
Franco Rossi / cello (4-6,8)
Paolo Salvi / cello (4-6,8)
Bruno Crovetto / contrabass (4,6)
Gigi Belloni / bass (5,6)
Stefano Cerri / bass (1,3,7)
Flaviano Cuffari / drums (3,6,7)
Tony Rusconi / drums (4)
Tullio De Piscopo / drums (1,2,8)
Walter Calloni / drums (7)
Roberto Haliffi / percussion
Gianni Zilioli / xylophone & vibraphone (1,5)
[’mju:zik] presenta: ROBERTO COLOMBO "Botte Da Orbi"Disco del 1977, "Botte Da Orbi" è il secondo lavoro solista di Roberto Colombo. Si tratta di un’opera che grazie all’apporto di un’impressionante allstars band (che tra gli altri comprende: Mauro Pagani, Walter Calloni, Lucio "Violino" Fabbri, Tullio De Piscopo, Patty Pravo, Ricky Gianco, Gigi
Belloni, Stefano Cerri, Hugo Heredia, Ronnie Jackson...) sviluppa un coraggioso itinerario musicale che si avvicina a certi capolavori del grande Frank Zappa, ricco di tecnica ma giocato sul filo della giocosa ironia.
Roberto Colombo - autore di tre dischi a suo nome - si è distinto come musicista divenendo parte della Premiata Forneria Marconi nel 1978, registrando nello stesso anno "Passpartù" e nel 1979 il celeberrimo doppio album dal vivo "Fabrizio De Andrè In Concerto", che coronava la trionfale
tournèe del cantautore genovese accompagnato dalla stessa PFM (ed è proprio Colombo a riarrangiare per l’occasione un paio i brani di De Andrè, "Sally" e "Via Del Campo").
Dall’inizio degli anni ’80, forte delle sue doti di tecnico e arrangiatore, Roberto Colombo decide di ritirarsi dietro le quinte e "dirigere" artisticamente tutti quei talenti che hanno lasciato un segno - anche grazie al suo apporto - nella storia della musica rock e leggera italiane.
Tra coloro che hanno beneficiato del suo prezioso lavoro di produzione troviamo Franco Battiato, Fabrizio De Andrè, Premiata Forneria Marconi, Le Orme, Enzo Jannacci, Miguel Bosè, Eugenio Finardi, Alberto Camerini, Ivan Cattaneo, Antonella Ruggiero, Francesca Lago, Matia Bazar (i dischi "Tango" - che contiene "Vacanze Romane" - e "Aristocratica", baciati dal successo e acclamati dalla critica, sono frutto del suo "trattamento" di studio)... e si tratta solo dei primi nomi che ci vengono in mente, per una lista lunghissima ed estremamente qualificata.
"Botte Da Orbi" - mai precedentemente ristampato e presente finora solo sul mercato del collezionismo a cifre esorbitanti - è stato rimasterizzato presso uno dei più prestigiosi studi italiani, i Profile Studios di Milano, ai quali - solo per fare un esempio - la BMG Ricordi ha commissionato la
rimasterizzazione dell’intero catalogo di Fabrizio De Andrè. Il packaging ha inoltre portato al miglioramento dell’art work originale: con tanto di copertina gatefold (apribile come i vecchi Lp) in cartoncino e foto dell’epoca.
Ricordiamo che il Cd è allegato esclusivamente al mensile musicale [’mju:zik] e viene pertanto venduto solo insieme alla rivista (nei prossimi giorni in edicola) al prezzo di 19.900 lire.
Chi avesse problemi a reperire la rivista o semplicemente volesse maggiori info od essere inserito nella nostra mailing list può contattarci direttamente via e-mail: in...@mjuzik.it
Colombo - Harris – Astrolympix (1980)
(Vinyl, Ciao CIA 1005)
A1. Harlequin (5:55)
A2. Man On The (Hot) Spot (4:12)
A3. The Mighty Team (3:22)
A4. Glad You Could Come (4:56)
Side B
B1. Gimme Lovin' (3:30)
B2. Keep Movin' (3:50)
B3. Nobody To Love (3:48)
B4. Finale (3:55)
Line-up / Musicians
Mark Harris / Lead Vocal
Roberto Colombo / Keyboards, Background Vocal
Bernardo Lanzetti / Lead Vocal (B1), Background Vocal
Alberto Radius / Guitars
Walter Calloni, Tullio De Piscopo, Gianni D'Aquila / Drums
Ares Tavolazzi, Julius Farmer / Bass
Mark Harris / Lead Vocal
Roberto Colombo / Keyboards, Background Vocal
Bernardo Lanzetti / Lead Vocal (B1), Background Vocal
Alberto Radius / Guitars
Walter Calloni, Tullio De Piscopo, Gianni D'Aquila / Drums
Ares Tavolazzi, Julius Farmer / Bass
Music By – Alberto Radius (tracks: B2), Bernardo Lanzetti (tracks: B1)
Roberto Colombo (tracks: A1 to A4, B3, B4)
Roberto Colombo (tracks: A1 to A4, B3, B4)
Producer – Alberto Radius
Producer, Arranged By – Roberto Colombo
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