November 04, 2017

Julverne ‎– Coulonneux (1979, CD, Belgium)

Fabulous, different, "Coulonneux" the debut album of JULVERNE it's one of the lost jewels of the 70's, a very soft RIO, very different to Samla Mammas Manna, Henry Cow or Art Zoyd, a little bit of Opus Avantra maybe. 10 instrumental songs, none of them hard or speed, only quiet and soft songs. the RIO scene in Europe in the last years of the 70's decade, it's very wide, and we can find a lot of albums very similar or very differents for each other. if you're a hugh fan of the classic bands of RIO, you can't miss the oportunity to listen this wonderful album. it's brilliant, one of the better works in the genre. i'm listening to ths album (for the first time in my life) right now, and i had to say, that i already love it.

Interview with Pierre Coulon
 Founder of Julverne, academy professor, graphic designer, handyman-creator genius of approximation, decorator, lover of the flute and of its avatars, of theatre, of rich and savoury food, he also is the official composer of the group. In the track “Ode Primitive” of the album “ Le pavillon des passions humaines “ you may hear one of his demonic creatures made of PVC (50mm), curved aluminium, silicon enclosures and love: very deep!

Fondatore dei Julverne, professore d'accademia, disegnatore grafico, amante del bricolage e creatore nonchè genio dell'approsimazione, innamorato del flauto e delle sue diverse trasformazioni, del teatro, della cucina ricca e sapida e compositore ufficiale del gruppo. Nel suo pezzo "Ode Primitive", si ascolta una delle sue demoniche creazioni fatta di PVC (50 mm), di alluminio curvato, di giunti di silicone e d'amore: molto basso!

I took this presentation from the site of Igloo label and I think you probably identify yourself in it. So I have some questions. Could you please speak us about your interests in life featured in this presentation?
My interests are: Music; - I love listening to music -, playing flute, and above all playing the flutes. I created myself and trying them while playing with other musicians. In fact I am also passionate about the creation of new types of flute; But I also love to vary my occupations, sometimes I draw with coloured pencils or pastels. Nice colours are like nice sonorities, they warm up your heart!

Ho preso questa presentazione dal sito dell'etichetta Igloo e penso che tu ti riconosca in essa. Quindi ho qualche domanda da porti partendo da essa. Ci puoi parlare dei tuoi interessi nella vita che emergono dalla presentazione di cui sopra?
I miei interessi sono; la musica - adoro ascoltare musica -, suonare il flauto ma sopratutto suonare flauti creati da me, provarli suonando con altri musicisti. Inoltre sono appassionato alla realizzazione di nuovi flauti. Ma mi piace anche variare le mie occupazioni; di tanto in tanto disegno con le a colori matite o con i pastelli. I bei colori sono come le belle tonalità, riscaldano il cuore!


Which part has the pedagogic side in your relationship with music?
Pedagogy was very important in my life, I was flute professor in music academies from 1980 to 2012 At present I am retired. But in 2006 I conceived a “pedagogic aluminium fife“ for young beginners of flute. In fact, I and my flute professor colleagues needed it, because the plastic fifes produced in big quantities, that you normally find on the market, sound very bad. I started doing them by craftsmen as plastic pipes and they already sounded quite good. After that ,following my encounter with engineer Luc Duffy, I finally could accomplish these anodised aluminium fifes.
Luc and I won the second prize of an important competition organized by Flemish community of Belgium. This prize gave us the opportunity to take the plunge, and now I’m selling these fifes and other types of fifes on internet. There are not big sells but anyhow I’m very happy about it. Flute professors appreciate my work, and I wrote a method concerning my fife so did also another colleague the eminent educationalist Gerard Noack.

Quale parte ha il lato pedagogico nel tuo rapporto con la musica?
La pedagogia è stata importante nella mia vita, sono stato professore di flauto in diverse accademie musicali dal 1980 al giugno 2012 quando sono andato in pensione. Ma nel 2006 ho concepito un flauto "pedagogico" in alluminio per i giovani che iniziano il flauto. Io ed i miei colleghi ne sentivamo l'esigenza dato che i flauti di plastica fabbricati in serie, che si trovano sul mercato hanno un pessimo suono. Ho incominciato a fabbricarli artigianalmente in plastica e suonavano già bene, ma dopo grazie al mio incontro con un ingegnere, Luc Duffy, ho potuto fare realizzare questi flauti in alluminio anodizzato; Luc ed io abbiamo ricevuto il secondo premio di un importante concorso organizzato dalla comunità fiamminga del Belgio. Ciò ha fatto decollare la nostra attività ed attualmente vendo questi flauti insieme ad altri modelli su internet. Non sono delle grandi vendite ma sono soddisfatto. I professori di flauto apprezzano il mio lavoro. Ho anche scritto un metodo per questo flauto ed un collega, eminente pedagogo (Gerard Noack), ha anche lui scritto un metodo basato sul mio flauto.


Do you consider yourself more as a composer or as an instrument virtuoso?
I consider myself a musician, able to compose when needed. But the act of composing is not a real need for me, on the contrary playing the flute and creating new flutes is a real necessity in my life.

Ti consideri piu un compositore o un virtuoso del tuo strumento?
Mi considero un musicista, quindi capace di comporre quando serve. Ma l'atto di comporre non è un bisogno per me, al contrario suonare il flauto e creare nuovi flauti è una necessità.


How did you develop your passion for the creation and fabrication of a new generation of flutes?
Since long time I thought about conceiving new flutes depending on the fact that I had a double
competence, first of all as a flutist and than I also was a designer; but the real start was when a theatre crew asked me to create some flutes starting from material you can find in the "do it yourseself" centres. I interested myself in acoustics, and the results were very encouraging, I felt like being able to approach every flute of the world! Sometimes later, a Turkish pupil asked me to learn the ney (oblique flute made of a reed plant) in order to teach it to him. Consequently he offered me a stay in Turkey with the presence of a ney virtuoso. I love that instrument and Sufi music. I was passionated by the fact that a simple instrument made from a plant picked up in the mountains could create such a wonderful free and mostly improvised music. The sound of ney is really wonderful. After all these experiences I asked myself why I should not fabricate flutes using our industrial pipes, not too expensive and easier to be fabricated than the reed! My flutes are (quasi) cylindrical, so the pipes are well suited!

Come hai sviluppato la tua passione per la concezione e la fabbricazione di flauti?

Da tanto tempo mi dicevo che avrei dovuto concepire dei nuovi flauti visto che avevo la doppia competenza di flautista e designer: ma tutto è scattato quando una troupe di teatro mi ha chiesto di creare dei flauti a partire da materiali che si trovano nei negozi fai da te.. Mi sono interessato all'acustica, e i risultati di questo mio interesse mi hanno dato conforto, mi è sembrato di poter padroneggiare i flauti di tutto il mondo! Poco dopo, un mio allievo turco mi ha chiesto di imparare a suonare il ney (flauto obliquo in canna) per poi insegnargli a suonarlo, e mi ha offerto un soggiorno in Turchia in compagnia di un virtuoso di ney turco. Mi sono innamorato di questo strumento e della musica sufi. Quello che mi ha appassionato, è questo strumento semplice, fatto a partire da una canna raccolta nelle montagne, grazie al quale si è potuta creare una musica magnifica, libera ed in gran parte improvvisata. Il suono del ney è magnifico. Quindi mi sono detto, perchè non costruire flauti con i nostri tubi industriali, poco costosi e molto piu semplici da fabbricare della canna! I miei flauti sono (quasi) cilindrici, quindi i tubi si prestano molto bene!

You are a polyvalent musician: classical music, folk music, rock, ancient dance music, pop music, music out of schemes etc. etc. Do you have a music you prefer?
I would listen for hours to classical music, baroque music, the classical period, some romantic musicians (Schubert…) Bartok, Prokofiev. But when I want to listen to something with a lighter impact I listen to jazz, good pop music, folk music or traditional music coming from Central or Oriental Europe etc. I like to play folk and classical music but also oriental music. I like also to play my compositions and pieces of people I normally play with, in particular the pieces of a friend who is guitarist an polyvalent musician too Jean-Didier Vandervost. Finally I don’t have a favourite type of music, I like diversity. But on a desert island, with only one type of music available, I surely would choose classical music because it has an extraordinary richness.

Tu sei un musicista polivalente: classica, folk, rock, musica da danza, musica leggera, musica fuori dagli schemi etc. etc. Hai un genere preferito?
Ascolterei per ore la musica classica, il barocco, il periodo classico, qualche romantico (Schubert..) Bartok, Prokofiev. Ma per ascolti piu leggeri, adoro il jazz e la buona variété, ma anche il folk e le musiche tradizionali dell'europa centrale e orientale etc.etc. Mi piace suonare musica classica e folk cosi come la musica orientale. Mi piace molto suonare le mie composizioni e pezzi di alcuni amici con i quali suono, in particolare un amico chitarrista, Jean-Didier Vandervost, che è anche lui un musicista polivalente. Per riassumere non ho un genere preferito, amo la diversità: ma se dovessi andare su un isola deserta con un genere di musica, sceglierei la musica classica, dato che è di una ricchezza straordinaria.

And now a question which was not in our first interview. About the first name of Julverne “Coulonneux” has it any relationship with your name?
Yes, it’s a radio conductor, Bernard Gilain, who choose this name because I was the founder of the first line-up of our group: a violinist (Jeannot Gillis), a guitartist, a pianist and myself.

Ed ora una domanda che non c'era nella nostra prima intervista. A proposito del primo nome di Julverne cioè "Coulonneux" ci sono delle relazioni con il tuo nome?
Certo, è il presentatore di una radio, Bernard Gilain, che ha scelto questo nome dato che sono il fondatore della prima formazione del gruppo: un violinista (Jeannot Gillis), un chitarrista, un pianista ed io.


What about the record of Coulonneux with the singer Jofroi of 1975? In that record there were the arrangements and some original pieces of Coulonneux which are not featured in the CD re-edition?
Oh I didn’t know this re-edition. I liked quite well the pieces of Coulonneux it was a kind of  "false folk”. We and Jofroi were beginners and the tracks were a little bit naïf but… agreeable we still search each other. Jeannot had already a talent in composition. But I understand that Jofroi wanted to make a version exclusively “Jofroi”.

Che mi dici dele disco di Couloneux con Jofroi del 1975 dove c'erano sia gli arrangiamenti che qualche composizione di Coulonneux, che non sono nella riedizione del disco in CD?

Ah non conoscevo questa nuova versione; mi piacevano le composizioni di Coulonneux, si trattava di "falso folk". Jofroi e noi eravamo dei novellini, i pezzi erano un poco naif ma... affascinanti, con lui ci si sente ancora. Jeannot aveva gia un certo talento da compositore. Ma capisco che Jofroi abbia voluto rifare una versione esclusivamente" Jofroi".


Our first interview was just after « A neuf ». Can you speak us about the realisation of “Emballade “ and of “Ne parlons pas de malheur”?
"Emballade" was generated by a dance music collection of the beginning of XXth century that we re-arranged and played it in some castles during our tour in the Loire country; it was very funny! This record relaunched our concerts and the dynamics of our musical activities.
“Ne parlons pas de malheur” was born essentially by initiative of Jeannot who wanted to distance himself from folk music and affirm his classical culture. He loves Mahler among others… he just stepped out of the group when the CDs were ready and this weakened the group. My piece “La Fille aux Cheveux Gras” is the outcome of my musical creation of that period. At the time I had an approach of autodidact composer. This piece, like the others I composed previously, is a merry juxtaposition of a theme displayed every time in a somehow different way, but not really entirely developed. It was a music conceived in reaction against classical serious music, that I composed and that we played in a mockery way. This is what I principally loved in Juleverne: a classical music not taking itself too seriously, with some improvised passages, enough rich in construction, just sufficiently not to be exchanged for pop music, simultaneously tattered and anyhow elaborated. Jeannot’s music moved to a more serious category and this brought us to break up musically… Apart from that, I was very happy doing the covers of the vinyls, the big format was more satisfating than the one of the CDs. I realized the one of “ Ne parlons pas de Malheur” with great pleasure.

La nostra prima intervista era stata fatta subito dopo l'uscita di "A Neuf". Ci puoi quindi parlare della realizzazione di "Emballade" e di "Ne parlons pas de malheur"?
"Emballade" è nato da un repertorio di musica da ballo dell'inizio del XX°secolo che abbiamo riarrangiato e suonato in una tourné del gruppo nei castelli della Loira; ci siamo molto divertiti! Questo disco ha un poco rilanciato i nostri concerti e la dinamica della nostra attività musicale. " Ne parlons pas de malheur" è invece un iniziativa principalmente di Jeannot che voleva allontanarsi sempre piu dal folk ed affermare la sua cultura classica. Lui adora Mahler tra gli altri... è uscito dal gruppo giusto quando è arrivata la stampa dei CD il che ci ha ovviamente messo in difficoltà. Il mio pezzo sull'album "La fille aux cheveau gras" è un poco la sintesi della mia creazione musicale di quel periodo. In quel momento avevo principalmente un 'esperienza di compositore autodidatta. Questo pezzo, come altri miei pezzi antecedenti, è una gioiosa giustapposizione del tema esposto ogni volta in maniera diversa, ma non sviluppato veramente. Si tratta di una musica pensata in reazione alle musiche classiche seriose, che io componevo e che veniva suonata dal gruppo sul tono della derisione e dello scherzo. Era questo quello che amavo in Julverne: una musica classica che non si prendeva seriamente, con passsaggi improvvisati, molto ricca nella costruzione per non cadere nella canzonetta, ma sbrindellata e cntemporaneamente raffinata. La musica di Jeannot si è invece mossa in un genere piu serio e questo ha fatto si che ci separassimo a livello musicale... A parte ciò mi piaceva molto realizzare le copertine dei vinili, il grande formato dava piu soddisfazione di quello dei CD. Ho fatto quella di "Ne parlons pas de malheur" molto volentieri.


Could you speak us about the dynamics of the reunion of Julverne for the recordings of “Le pavillon des passions humaines”? Why do you participate with only one composition? Did you also make some concerts for the promotion of this record?
I already spoke about this in my former answer. As I said, Jeannot followed his musical path with a lot of energy and creativity, but our paths were somehow different, this has demotivated me a bit so I wasn’t so much involved in composition anymore. I found that kind of music too serious, this doesn’t mean that I don’t appreciate the compositional activity of Jeannot. We did some concerts, but not so regularly. Furthermore this kind of music was difficult to be labelled, and unfortunately musicians are obliged to be classified and labelled in order to be recognized. We were not exactly classical (many among us hadn’t studied at the conservatory even being excellent musicians), not even truly folk, jazz and not at all pop…

Puoi parlarci delle dinamiche della riunione per la registrazione di "Le pavillon des passions humaines"? Perchè ci partecipi solo con una composizione? Ci sono stati dei concerti per promuovere il disco?
Ne parlo nella risposta precedente, Jeannot ha seguito il suo cammino con molta energia e creatività, ma le nostre visioni divergevano un poco, questo mi ha un po' demotivato e ho sentito meno l'esigenza di dedicarmi alla composizione. Trovavo la musica un po troppo seria ma stimo comunque lo sforzo di Jeannot. C'è stato qualche concerto ma non con cadenza regolare, ed in ogni caso il nostro tipo di musica era difficilmente classificabile, e putroppo i musicisti sono obbligati ad appartenere a un cassetto, a un genere per essere riconosciuti. Non eravamo veramente musicisti classici (molti di noi non hanno fatto il conservatorio, sebbene siano eccellenti musicisti), neanche folk o jazz: ancora meno musica leggera...


And after that? Does Julverne still exist?
Julverne is in deep lethargy, we don’t play anymore. We don’t even meet so often.

E dopo? Julverne esiste ancora?
Dunque, Julverne è in letargo profondo, non si suona piu. E non ci si vede di frequente.


Did you participate to the re-edition of your records through Japanese label Belle Antique?
No, not at all! I didn’t evev know those records, we didn’t see a penny. But anyhow I’m happy to know that there still are some traces of that somehow foolish and free period.

Avete partecipato alla riedizione dei vostri dischi fatta dall'etichetta giapponese Belle Antique?
No per niente! Non conosco questi dischi, non abbiamo ricevuto neanche i diritti di autore. Ma fa comunque piacere sapere che restano delle tracce di quel periodo un poco folle e libero.

Do you have some musical projects going at the moment or you dedicate yourself mostly to the conception and fabrication of flutes?
I composed, asked by some classical musicians colleagues, a piece for flutes which will be played at the prestigious festival of Brussels “Ars Musica” by some pupils of the academies were I was professor of flute (classical) and by myself playing a new ney-flute. This flute is an hybrid between Jorgi (for the mouthpiece) and ney (for the fingering) I also created for the occasion a contrabass flute that will be played by a pupil. At the moment I’m studying the creation of an alto ney-flute, in sol, that I will be using in concerts with some friend musicians. This ney-flute has the advantage to have holes mainly without keys, permitting to play with glissando, as traditional flutes (irish, Japanese, arabs…) but this flute can also play all the half-tones, that’s to say every tone, on the contrary of traditional flutes whose play is limited to three gammas or even less. Sonority is more powerful than the one of baroque flutes (traversos). I have also conceived artisanal Irish flutes in pvc in the refined wood (palissander and grenadil) asked by a client of equator who already bought my irish flute in aluminium. In this new activity I feel satisfied and I think It is the right one for me.

Hai dei progetti musicali in corso o il tuo tempo è piu dedicato allo sviluppo del progetto di concezione e fabbricazione di flauti?
Ho composto su richiesta di colleghi, musicisti classici, un pezzo per fluti che sarà suonato al prestigioso festival "Ars Musica" di Bruxelles. Il pezzo sarà eseguito dagli alunni delle accademie dove ho insegnato e da me. Io suonerò un nuovo flauto-ney, un ibrido tra lo Jorgi (per l'imboccatura) e lo Ney (per la diteggiatura). Ho anche creato, per l'occasione, un flauto contrabbasso che sarà suonato da un allievo. In questo momento mi sto concentrando sulla realizzazione di un flauto-ney alto, in sol, che ho intenzione di utilizzare nei concerti con gli amici musicisti. Questo flauto-ney ha il vantaggio di avere dei buchi per la maggior parte senza chiave, che permettono di suonare con dei glissandi, come per i flauti tradizionali (irlandesi, arabi, giapponesi..). Ma questo flauto può suonare anche tutti i mezzi toni, quindi tutti i toni, contrariamente ai flauti tradizionali in cui si possono suonare solo tre gamme o anche meno. La sonorità è piu potente di quella dei flauti barocchi (traversi). In passato ho anche creato dei flauti irlandesi artigianali in pvc con l'imboccatura in legno raffinato (palissandro e grenadilla) per un cliente dell'equatore che aveva già acquistato da me im miei flauti irlandesi in alluminio. In questa nuova atttività mi sento soddisfatto e penso che sia proprio adatta a me.

Considering that my blog takes also care about Beer and that you live in Belgium I would like to know, if you like beers, which are your preferred ones?
Off course I like beer! I love the Trappistes, the Tripple Westmael, The Tripple Carmelite, The Rochefort 10°. It’s less strong than vine and thirst-quenching! but it’s like music: red vine is extremely rich and contains some healthy molecules; beer is more for….but I’m joking, I stop it here! Viva the diversity, Trappistes and Chianti!

Dato che il mio blog parla anche di birra e che tu vivi in Belgio, mi piacerebbe sapere se ti piace la birra e, se si, quali sono le tue birre preferite?
Certo che amo la birra! Adoro le trappiste come la tripple Westmael, la tripple Carmelite, la Rochefort 10°. E' un po meno forte del vino e dissetante! ma è come la musica: il vino rosso è di una ricchezza straordinaria, e contiene delle molecole buone per la salute; la birra si presta piu a... no scherzo, va bene cosi! Viva la diversità, le trappiste ed il chianti! (http://woasches.blogspot.it) 
  Belle Antique ‎SHM-CD – BELLE 091528

1 comment: