November 17, 2019

La Lionetta ‎– Il Gioco Del Diavolo (1981, LP, Italy)



Tracklist:
A1. Il Matto Il Diavolo E Il Bagatto / La Fiera (5:37)
A2. Cecilia / Il Sogno Di Cecilia (7:07)
A3. Rocastalda (2:11)
A4. La Lionetta (4:25)
B1. Muran Dell'Inghilterra / Canzone Della Bella (3:00)
B2. La Monferrina Di Napoleone (3:01)
B3. Leandra (3:48)
B4. Bourree D'Auvergne / Valzer Della Montagna (3:04)
B5. Povra Mi / Tema Della Madre (5:49)

Musicians:
Oboe – Gianni Cinti
Tambourine – Louis Atzori
Vocals, Bagpipes, Acoustic Guitar, Tin Whistle – Roberto Aversa
Vocals, Classical Guitar, Dulcimer – Laura Malaterra
Vocals, Dulcimer, Hurdy Gurdy, Melodeon – Vincenzo Gioanola
Vocals, Mandolin, Flute, Violin, Guitar – Maurizio Bertani
Vocals, Violin, Cello – Marco Ghio


Traditional folk, encompassing the whole heritage of Northern Italy, with a special attention to the folklore of Occitanian valleys. Somehow akin to Planxty's celtic revisitations, "Il gioco del diavolo" merges themes and styles, crafting warm sounds and sophisticated embroideries which astonish with their richness and fullness.

The album probably isn't faithful to traditional patterns, techniques and instrumentation (hurdy-gurdy, French bagbipes, bombardes and dulcimeres are everywhere), but actually reinvents the tradition, enriching it, polishing and casting a (wonderful) counterfeit "ancient times" allure. The starting point is traditional material, but the arrival is surely something that never got so intricate, delicate and refinate for a folk band.
Though well-mannered and studied, the album never sounds austere: its breeziness and light-paced folk-dance rhythms are actually the elements that really make it stand out.

La Lionetta are a traditional folk ensemble from Piedmont, born in 1977 around reed/pipe player Roberto Aversa, a longtime collaborator of Dario Fo's theatre company. This is their second record, and last one for a long time. (il golpe e l'uva)La lionetta photo


1981 IL GIOCO DEL DIAVOLO
SHIRAK RECORDS - SLN 3307
Arrangiamenti: LA LIONETTA
Elaborazioni: Roberto Aversa
Studio di registrazione: G7 Torino
Tecnico del suono: Gualtiero Gatto
Copertina: Vanni Garegnani
Disegni interni di Vincenzo Gioanola
Fotografie: Gianni Pacchiardo
UN RINGRAZIAMENTO A:
Chicca per la cascina dove si è provato. La Coop. Compagnia del Bagarto per l'assistenza ai lavori.

IL GIOCO DEL DIAVOLO è il nostro secondo appuntamento con un'esperienza discografica a tre anni di distanza dal nostro primo LP : DANZE E BALLATE DELL'AREA CELTICA ITALIANA, e vuole rappresentare la continuazione di un cammino attraverso e tramite la musica popolare del Nord Italia e piemontese in particolare.Facente parte della cooperativa torinese di teatro e animazione COMPAGNIA DEL BAGATTO, LA LIONETTA nacque, nel 1977, proprio dalla scoperta che ritmi e melodie antiche e popolari potevano amalgamarsi con un "gusto musicale" più attuale e che lasciavano spazio a spunti creativi e improvvisati. Da allora abbiamo proseguito nell'acquisizione di strumenti antichi (come ghironda, cornamusa, ecc...) e verificato le diverse possibilità di accompagnare ad essi strumenti di oggi, suonati con influenze e tecniche più moderne, voci, percussioni; elaborando insomma un nostro stile musicale (nel bene e nel male !?! ). Giunti a questo punto abbiamo voluto porci non solo come tramite tra un mondo che stenta sempre più ad affiorare dal passato e la realtà odierna, ma come creatori noi stessi di nuove musiche, di nuovi temi "popolari". Così come da sempre, di suonatore in suonatore, i brani venivano modificati nel tempo, noi stessi abbiamo cercato di diventare un ulteriore anello di questa lunghissima catena; senza stravolgere l'arcaica espressività di storie e ballate ma trasformandole in qualche cosa che vive ancora oggi in un mondo senza dame e cavalieri. Abbiamo visto questo disco come una serie di quadri musicali e, rifuggendo per ora da tentazioni elettrico-elettroniche, abbiamo tentato di esprimere emozioni ed atmosfere diverse simboleggiate dalle dodici figure del gioco. E la scelta di un disco-gioco rappresenta anche le infinite combinazioni delle note fra loro, attraverso i ritmo, le esperienze di chi le manipola e mille altre cose ancora, lungo il filo di sogni e feste di piazza come un domino senza fine. O forse... come un castello di cane imbastito su tavolo d'osteria con mani molto, molto esitanti fiso al momento di cui il Diavolo (un qualunque Diavolo) con una smorfia lo farà crollare; rimandandoci ancora una volta a fare i conti con la realtà.

MATTO IL DIAVOLO E IL BAGATTO (R. AVERSA)
LA FIERA (M. BERTANI )
La nostra composizione sviluppata sul metro della "cruenta", la più diffusa danza piemontese.La prima parte è divisa in una introduzione e in un tempo di "cruenta", la seconda è la coda di chiusura o "balet".
CECILIA (Trad. NIGRA 3)
IL SOGNO DI CECILIA (mus. R. AVERSA)
Una delle più diffuse ballate popolari italiane (dal Piemonte alla Sicilia). La nostra versione è musicalmente divisa in due parti: la prima, eseguita dalla voce di Laura, è tratta da una versione artigiana . La seconda conserva il testo tradizionale su musica di composizione.

Sono tre gentildame che vengono da Lione.
La più bella è Cecilia che ha il marito in prigione
"Buondì buon capitano"
- "II buondì ve lo do io"
"La grazia che vi chiedo è riavere mio marito
"Oh si, donna Cecilia, che vi farò la grazia
Basta solo che veniate una notte a dormire con me"
"Oh si, signor capitano, lo vado a dire a mio marito
Se lui sarà contento anch'io sarò contenta
"Suo marito alla finestra, da lontano l'ha vista venire
"Che notizie mi portate, Cecilia, che notizie?"
"Per te sono molto buone e per me molto cattive
Insieme al capitano mi tocca dormire"
"Vai pure donna Cecilia, vai pure se lo vuoi
Tu mi salverai la vita e io ti salverò l'onore
Metti il vestito bianco con il grembiule di seta
Ti vedrà così bella che avrà pietà di me
"Viene la mezzanotte e Cecilia da un sospiro
Le sembrava di aver sognato che uccidevano suo marito
"Dormite Cecilia! Dormite e lasciatemi dormire!
Domattina di buon ora vedrete vostro marito"
Viene la mattina e Cecilia si sveglia
Si affaccia alla finestra e vede il marito impiccato
"Villano di un capitano! Voi mi avete tradito!
A me avete rubato l'onore e a mio marito la vita! "
"Tacete, donna Cecilia! Tacete per piacere
Siamo qui tre capitani, prendete quello che volete"
"Io non voglio che da Lione a Parigi corra la notizia
Che ho sposato il boia di mio marito! "
Sono tre gentildame che vengono dal mercato
Hanno trovato donna Cecilia morta lungo la strada


ROCASTALDA (Tradizionale )
Danza della valle del Savena, sull'appennino bolognese. Appartiene al repertorio di Melchiade Benni, eccezionale violinista fra i pochi esecutori popolari ancora viventi.
LA LIONETTA (NIGRA 108) (mus. R. AVERSA)
Ballata di origine probabilmente militare databile verso la fine del diciottesimo secolo. Abbiamo inserito, su una melodia di nostra composizione, un testo raccolto dal Nigra nella zona di Biella. Di nostra composizione anche il tempo di Polka che chiude la ballata.

La Lionetta era nel campo
Nel campo che lavorava
Un bel giovane la stava a guardare
"Che cosa guardi, bel giovane?"
"Io guardo che sei tanto bella
Vuoi venire con noi alla guerra?"
RIT . Suonate tamburi
Suonate la contraddanza
La Lionetta entra in Francia
"Oh Lionetta, vuoi venire
Vuoi venire con noi alla guerra
A mangiar pane e dormire per terra?"
"Io per terra non voglio dormire
Io voglio dormire su bianche piume
Com'è mio costume"
RIT . Suonate tamburi
Suonate la contraddanza
La Lionetta entra in Francia
"Noi usiamo bianche lenzuola
Bianche lenzuola di tela d'Olanda"
"Che cosa comanda signor capitano?'
"Suonate trombe, suonate tamburi!
Suonate tamburi a ritmo di marcia!
La Lionetta parte con l'armata!"


MURAN DELL'INGHILTERRA (Trad. NIGRA 42)
CANZONE DELLA BELLA (mus. R. AVERSA)
Versione canavesana di una ballata diffusa in tutta Europa fino in Scozia. La parte solo vocale è eseguita sulla melodia tradizionale in canto libero che conserva elementi musicalmente molto antichi, mentre la seconda è adattata ad un tema di nostra composizione.

E' la bella di Sian
Che è una gran bella fanciulla
Suo padre la vuole dare in moglie vuoi darla a Muran dell'Inghilterra
Ma è il primo giorno che l'ha sposata Moran non fa altro che baciarla
Ma è quel giorno che faceva due Muran vuoi già bastonarla
Ma è quel giorno che faceva tre Muran la vuoi già lasciare
La bella ha aspettato sette anni Muran non tornava più
La bella si è comprata un cavallo
Che costava cinquecento scudi
Gli ha messo una sella d'oro
E le briglie piene di stelle
La bella è salita a cavallo
E si è messa a correre


LA MONFERRINA DI NAPOLEONE (Tradizionale)
Danza tratta dal repertorio di Ernesto Sala, pifferaio di Cegni, sull'appennino piacentino. Nella registrazione di B.Pianta, Sala esegue questa danza (di cultura piemontese) con una particolare tecnica vocale che rappresenta il primo stadio di apprendimento di una melodia prima di eseguirla con il piffero (tipo di oboe popolare che accompagnava la cornamusa ormai scomparsa). Esisteva anche un testo che aiutava la memorizzazione della danza ma il suonatore ricordava solo la prima frase: "Napoleone primo ha dichiarato la guerra".
LEANDRA (NIGRA 43) (mus. M. BERTANI)
Abbiamo musicato un testo raccolto dal Nigra a Piutiulo (TO) questa poco nota ballata di cui si conoscono solamente versioni piemontesi. Abbiamo anche cercato di evidenziarne la struttura affidando a Roberto la voce narrante, a Laura quella dei personaggi femminili e a Maurizio quella dell'immancabile figlio del re.

Nel bosco di Leandra c'è una gran bella fanciulla
Né re nè principi possono rubarla
Il principe si è vestito da paggio, da pellegrino romeo
Alla porta di Leandra è andato a chiedere l'elemosina
E Leandra compassionevole l'elemosina gli ha subito fatto
Mentre gli facevo l'elemosina lui le ha stretto la mano
"Oh madre di mia madre chi sarà quel villano?
Mentre gli facevo l'elemosina mi ha stretto la mano"
"Oh figlia di mia figlia lasciatelo pure fare
Sarà qualche re o principe che vi vuole sposare"
"Oh Leandra bella Leandra venite a mostrarmi la strada
Venite a mostrare la strada a questo pellegrino romeo"
E Leandra compassionevole è andata a mostrargli la strada
Quando è stata in mezzo'alla strada lui l'ha presa in sella
Leandra, la bella Leandra, non faceva che piangere
"Non piangere tanto Leandra che sarai sposa del re"
"Non ci sono tante foglie nei boschi di Lione
quanti soldati in arme che aspettano la sposa del loro padrone


BOURREE D'AUVERGNE (Tradizionale)
VALZER DELLA MONTAGNA (Tradizionale)
Due danze di provenienza francese che si possono ascoltare nelle valli cuneesi che vantano la comune etnia e cultura occitana con il mezzogiorno francese.Il valzer è stato da noi registrato a S.Lucio de lo Coumboscaro (CN ) durante il "roumiage" del settembre '79. Lo eseguiamo con la strumentazione tradizionale: ghironda , cornamusa e organetto.
POVRA MI (Mus. R. AVERSA)
TEMA DELLA MADRE (M. BERTANI)
Pubblicato da C. Ferraro nella sua raccolta di canti popolari monferrini, questo brano proviene da un foglio volante datato 1812, il periodo cioè della partecipazione dei soldati piemontesi alle campagne napoleoniche. E' il lamento di una madre per il figlio costretto a seguire l'esercito francese in Russia.
Di questo testo, stupendo per la sua drammatica poeticità, non ci è giunta la musica che è stata composta da noi come pure il tema conclusivo.

Oh povera me chissà quando lo rivedrò
Mai più! Mai più!
In quel lontano paese morirà, meschino, in mezzo a quei nemici
Mi viene un groppo al cuore mi sembra di sentirlo dire:
"Aiuto che muoio!"
Non passerà un anno che cannoni, uomini, cavalli lo pesteranno come un cane
Imperatore canaglia! Birbante di un Napoleone
Tu ed i re tuoi complici volete andare a Mosca E fai uccidere i nostri figli
Oh povera me chissà quando lo vedrò
Mai più! Mai più!
Oh sarebbe meglio che mi levassi dai piedi.
Prendetemi Signore!
(https://digilander.libero.it/gianni61dgl/lalionetta.htm)

1 comment:

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